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7 eleven nel mondo

Chi non conosce il 7 Eleven (seven eleven), il convenience store più famoso al mondo che insieme al FamilyMart gestiscono una grandissima fetta del mercato?

I 7 Eleven sono presenti in tutto il mondo, hanno una presenza capillare nei cinque continenti, ma la sua presenza nel mercato del retail e della GDO è molto forte soprattutto negli Stati Uniti ed in Giappone.

È un Convenience store è definito un “negozio dietro l’angolo” o minimarket di vendita al dettaglio che dispone di diversi generi alimentari, prodotti da tabaccheria, farmaci senza prescrizione, giornali e riviste e articoli per la cura e la bellezza della persona.

La storia del 7 Eleven

La storia del 7 Eleven inizia nel lontano 1927, a Dallas in Texas negli Stati Uniti.

L’idea del convenience store più famoso al mondo nasce grazie ad un ex dipendente della Southland Ice Company, Joe C. Thompson Sr., che iniziò a vendere ghiaccio attraverso una delle vetrine della compagnia. Successivamente ampliò la sua gamma di prodotti aggiungendo latte, uova e pane.

Il geniale dipendente della compagnia specializzata nella produzione e vendita di ghiaccio teorizzò che la vendita di prodotti alimentari di uso comune in piccoli negozi molto vicini alle abitazioni delle persone fosse un buon compromesso per i clienti per acquistare prodotti di prima utilità in breve tempo e percorrendo brevi distanze.

Pochi anni dopo Thompson riuscì ad acquistare l’azienda per cui lavorava e la trasformò nella Southland Corporation.

Nel 1928, una conoscente di Thompson, riportò un totem come souvenir da un viaggio in Alaska dove è molto forte la cultura dei nativi indiani e lo posizionò proprio davanti al neonato convenience store di Thompson.

Un totem indiano in quegli anni era molto difficile da vedere nelle grandi città e proprio per questo attirava continuamente sempre più clienti.

Da qui altra idea geniale e di marketing, chiamare il piccolo negozio proprio con un nome che facesse riferimento alla cultura indiana.

Il nome prescelto fu Tote’m Stores. La grande depressione del 1928 colpì anche questa piccola azienda che poco dopo finì in bancarotta, ma continuò le sue operazioni di riorganizzazione e amministrazione.

la storia del 7 eleven

 

La nascita del brand

Alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1946, nel periodo della grande ripresa degli Stati Uniti, anche l’azienda di Thompsons cercò di ampliare i suoi orizzonti.

In poco tempo aprirono molti piccoli convenience store e venne cambiato il nome per dare una scossa negli animi dei clienti e per lanciare un messaggio diretto a tutti: lo store sarebbe rimasto aperto no stop dalle ore 7 alle ore 23. Da qui il nome 7 Eleven.

Nel 1963 i piccoli store iniziarono a rimanere aperti sempre più a lungo, fino a quando, uno dei convenience store ad Austin, non dovette rimanere aperto per 24 ore senza sosta per soddisfare la richiesta dei clienti. Da quel momento in poi tutti i 7  Eleven rimasero aperti h 24.

Con gli introiti in netto aumento arrivarono anche le prime acquisizioni come la Pak-A-Sak e la Speedee Mart, con più di 100 negozi in tutti gli Stati Uniti.

Agli inizi degli anni ’80 la Southland Corporation fu minacciata da una grande operazione commerciale di acquisizione da parte di diversi investitori pubblici essendo l’azienda quotata in borsa. Per correre ai ripari, il CEO dell’epoca, John Philp Thompson Sr, si indebitò per acquisire tutte le azioni dell’azienda.

Tra il 1987 e il 1990, varie sussidiarie e diversi negozi furono venduti per controbilanciare il grandissimo debito accumulato dalla manovra manageriale.

Riuscì ad uscire dalla bancarotta nel 1991 grazie alla fusione di due aziende, la Ito-Yokado e la Seven-Eleven Japan. Ma è proprio nel 1999 che l’azienda Southland Corp si trasformò nuovamente, prendendo il nome più famoso di Seven Eleven Inc., andando a cedere le diverse aziende che non facevano parte del panorama dei convenience store.

Nel 2005 la Ito-Yokado costituisce una nuova azienda, la Seven & I Holdings Co. che rende Seven Eleven un brand della holding.

All’inizio del 2010 è stato aperto il primo convenience store green a DeLand.

Nel 2021 ha acquisito la Speedway, una catena di distributori di benzina e negozi convenience store.

Vogliamo poi aggiungere due piccole curiosità che riguardano la Holding di convenience store più famosa al mondo e riguardano entrambe il mondo de I Simpson.

Il Jet Market, negli Stati uniti chiamato Kwik-E-Mart è una rivisitazione in chiave comica del 7 Eleven, così come lo Slurp, che spesso viene acquistato da Bart Simpson è rivisitazione del marchio private label dell’azienda, lo Slurpee.

7 eleven nel mondo

7 Eleven dove si trova

Come è già stato detto il 7 Eleven è presente in diversi paesi in tutto il mondo, non solo nel nuovo e nel vecchio continente, ma soprattutto nella parte Asiatica.

È presente in diversi paesi come Hong Kong, Filippine, Corea del Sud, e Danimarca.

Negli Stati Uniti sono presenti ben 8200 punti vendita e in Canada ci ne sono oltre 500. In totale si parla di circa 71.000 punti vendita in tutto il mondo.

I convenience store in Asia

Ad Hong Kong, la società statunitense, aprì il suo primo convenience store nel 1981, ma dal 2019 opera sul territorio con il nome di Dairy Farm. Dalla popolazione di Hong Kong è conosciuto con il nome popolare di tsat jai che in cinese significa letteralmente “piccolo sette”.

Nel 2012, solamente ad Hong Kong, erano presenti ben 964 negozi dei quali più del 50% erano gestiti dalla multinazionale, mentre gli altri erano gestiti da commercianti locali.

In Giappone ci sono ben 21.143 negozi, il 30% del totale di tutti i negozi della Holding.

Questi piccoli negozi sono molto popolari non solo tra i giapponesi ma soprattutto tra i turisti perché spesso ci sono degli sportelli che accettano carte di credito straniere.

In Giappone è inoltre disponibile un servizio di pagamento dedicato proprio alla catena, il 7pay, applicazione scaricabile sugli store online mobili.

I convenience store in Europa

In Danimarca, il primo punto vendita della Holding è stato aperto nel 1993 a Østerbro, uno dei distretti ufficiali di Copenaghen.

Ci sono 183 negozi e per la maggior parte si trovano vicini alle stazioni ferroviarie o metropolitane, soprattutto quelle di Copenaghen.

Proprio in Danimarca, forte della sua esperienza con la Speedway, la Holding ha trovato un accordo con il colosso della benzina Shell,  aprendo moltissimi Shell/7-Eleven.

Un altro paese che ha certamente apprezzato la presenza sul territorio della Holding dei Convenience Store è stata la Svezia dove attualmente sono presenti ben 200 negozi.

Problemi invece ce ne sono stati con il Regno Unito. Inizialmente, negli anni ’80, erano stati aperti diversi store, ben 57 negozi, ma poi ceduti alla Budgens. Anche se erano state annunciate riaperture e un ritorno in pompa magna del 7 Eleven nel paese anglosassone, attualmente non ce ne sono.

cosa comprare al 7 eleven

Cosa comprare al 7 Eleven

Ci sono moltissimi prodotti da porte acquistare in un 7 Eleven e molto spesso variano in base al paese in cui ci trova.

È cosa molto comune vedere come la cultura del Paese in cui si apre la propria azienda, influenzi moltissimo gli approvvigionamenti e le modalità di allestimento.

Oltre a moltissimi prodotti di generi alimentari più comuni anche nei supermercati, l’azienda vende prodotti a marchio proprio, come una vera e propria Private Label.

Uno fra tutti è il marchio Slurpee, il marchio della 7 Eleven dedicato alle bibite analcoliche, introdotti per la prima volta nel 1965.

Lo Slurpee è una bevanda ghiacciata e gassata simile ad una sorta di frappè che possiamo trovare nel McDonald, ma in questo caso è propriamente una bibita e non una sorta di gelato liquido.

Dobbiamo poi citare i Big Gulp, bicchieri di bibite gassate che possono arrivare a ben 128 once circa 3785 ml. Tenendo conto che le nostre bibite alla spina possono arrivare fino ad un massimo di 500ml, bere un singolo Big Gulp significherebbe bere circa 7.5 bibite alla spina grandi. Attualmente la dimensione di queste bibite è stata ridimensionata per questioni di comodità.

Ad oggi un Big Gulp arriva a circa 64 once pari a 1478 ml. La motivazione del ridimensionamento è dovuta non solo alla consapevolezza del consumatore dei problemi che comporta un eccessivo consumo di bibite caloriche, ma anche una questione di marketing.

Le vecchie tazze che contenevano le bibite gassate erano utilizzabili solo ed esclusivamente fuori dall’auto, essendo troppo grandi per essere tenute nel vano porta bicchieri. Grazie a questa modifica ora tutti possono gustare la Big Gulp dove vogliono.

Oltre a questo prodotto molto particolare e influente nella cultura di massa, ricordiamo anche i prodotti a marchio 7-Select.

Questo presenta un vasta gamma di prodotti che vanno dai dolciumi al caffè, dalle insalate alle patatine o ancora dai panini imbottiti fino ad arrivare a latticini e bevande gassate.

7 Eleven in Italia

Ad oggi anche noi in Italia abbiamo moltissimi convenience store piazzati in ogni angolo della strada. Basterà scendere in una qualsiasi via per trovarne uno. Anche se molti di questi non hanno marchio, le grandi aziende presenti sul territorio, come la Carrefour hanno aperti tanti piccoli store.

Uno tra tutti è il Carrefour Express, che lancia un messaggio molto chiaro già dalla sua insegna, un 24 all’interno di una freccia rotonda che indica l’orario continuato.

Altri presenti sul territorio Italiano, nelle autostrade o in zone in questo caso non vicine alle abitazioni, sono gli Autogrill di Autogrill SpA e gli Chef Express dell’azienda Cremonini SpA.

Anche se non sono vicini alle abitazioni, vengono considerati convenience store perché occupano poche decine di metri quadrati e sono aperti 24 ore su 24.

La Holding di cui abbiamo appena parlato però non è presente sul territorio italiano almeno per ora.

Attualmente si attende che la Holding ascolti i migliaia di clienti soddisfatti. Clienti che hanno avuto l’occasione di entrare in un loro convenience store all’estero e che attendono il 7 Eleven in Italia.

 

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